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Roberto Rossetti |
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PRESENTAZIONE |
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Ha la chiacchiera colta e la
curiosità viva di chi ha tanto girato e conosciuto. Dice di
vedere poca tivù e frequentare molta letteratura. Ma lo dice
senza atteggiarsi. Si racconta come «un uomo di fascia
adriatica», marchigiano di Jesi, è cresciuto a Bari e ha
lavorato su e giù per lo Stivale: da Milano a Caltanissetta.
Di missione e mestiere Roberto Rossetti fa il vicequestore,
ma in merito è riservatissimo. Parla, e pure volentieri,
della sua passione per la scrittura. Che poi è il rovescio
della sua febbre (benigna) per la lettura. Ha cominciato da
ragazzino con Salgari e Verne, ha continuato scorpacciando
poliziesco poi è passato a Dostoevskij, Balzac e Sciascia.
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BIOGRAFIA |
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Nato 56 anni fa nelle Marche, ha vissuto fin da
bambino a Bari. Laureato in giurisprudenza, a 28 anni è
diventato commissario della Polizia e ha lavorato in
varie località italiane, dal Nord alla Sicilia. Sposato,
con due figli, attualmente è Vicario del Questore di
Mantova. Nei suoi romanzi mette a frutto le proprie
conoscenze della macchina poliziesca, ma soprattutto le
acute e profonde intuizioni sui meccanismi del crimine.
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LIBRI |
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- Con
il passo del lupo -
Editore Betelgeuse In una
località balneare semideserta, il commissario Tony
Prosperi arresta Lucio Cansino, un suo collega.
Inizia così un lungo interrogatorio, al chiuso di un
ufficio, durante il quale emergono le ragioni
dell'arresto. Nello svilupparsi di un confronto
serrato, emergeranno i contorni di una vicenda
criminale che vede al centro due delitti. Uomo
mediocre, senza convinzioni e senza vero pentimento,
Cansino spiegherà le ragioni delle sue azioni a un
Prosperi sbalordito e quasi rattristato dall'ovvietà
del delitto. Un romanzo inquietante, serrato,
magistralmente orchestrato, che celebra il trionfo
della banalità del male. |
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